Dave’s True Story

I Dave’s True Story nascono come duo jazz. Provenienti dalla esaltante città di New York la band, composta dalla cantante Kelly Flint e dal chitarrista Dave Cantor, diventerà successivamente un trio/quintetto a seconda delle esigenze.

Il loro primo album viene pubblicato nell’anno 1994 con il titolo omonimo della band.

Questa è Sequined Mermaid Dress, la prima traccia di “Dave’s True Story“, con l’arrangiamento riproposto nel 2002.

Discografia:

1994 – Dave’s True Story
1998 – Sex Without Bodies
2000 – Unauthorised ‎
2002 – Dave’s True Story
2005 – Nature
2005 – Simple Twist Of Fate

In seguito all’uscita di “Sex Without Bodies” del 1998, caratterizzato da vari testi ironici con una puntigliosa comicità osé (particolarità che diverte il pubblico dei locali americani), nel 2000 viene pubblicato “Unauthorised“.

Questa è “Dear Miss Lucy“:‎

Due anni dopo viene pubblicato il remaster del primo album e nel 2005 il loro più grande successo:

Nature

01. The World in Which We Live
02. Dog’s Life
03. I Lost My Nature
04. Chasing the White Line Down
05. Everlasting No
06. Who Would Guess?
07. Still She Knows
08. How Do You Break A Heart
09. Cinder
10. Sandman
11. Small Black Heart
12. Kiss Me Quick
13. Blue Nile

Da questo album ho deciso di proporvi la fantastica “Small Black Heart”:

Lo stesso anno i Dave’s True Story incidono Simple Twist Of Fate: DTS DOES DYLAN. Un eccellente tributo al grandissimo Bob Dylan in cui vengono riproposte in chiave jazz alcune delle sue più grandi canzoni.
Qualche anno dopo purtroppo la band si scioglie ed in seguito a questa decisione la cantante Kelly Flint intraprende una carriera da solista.

Dalla musicalità calda e rilassata, avvolgente e misurata, credo che l’album “Nature” racchiuda l’essenza dei Dave’s True Story. Un gruppo che con il suo “linguaggio” cattura l’attenzione. Lascia da parte i virtuosismi estremi dedicandosi all’essenziale. Con precisione vengono scelte le note, quelle “poche ma buone”, quelle giuste da riuscire a comporre una straordinaria atmosfera. Ascoltandoli possiamo facilmente immaginare di essere in un locale americano, magari quando è sera e fuori piove, magari seduti al tavolo con vino rosso e in piacevole compagnia.

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